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Ingorgo mammario: come superarlo e allattare al meglio

L'ingorgo mammario è comune fra le neo mamme, la prevenzione e i rimedi sono semplici ma importanti: scopriamoli insieme.

31.01.2025

BUONA - Blog

L'allattamento al seno è una delle esperienze più gratificanti e naturali che una madre possa vivere. Tuttavia, può anche presentare delle sfide, tra cui l'ingorgo mammario. Questo fenomeno, sebbene comune, può diventare estremamente doloroso e interferire con l'allattamento, causando disagio alla madre e problemi nella nutrizione del neonato. In questo articolo esploreremo in dettaglio le cause dell'ingorgo mammario, i sintomi che lo caratterizzano e i rimedi più efficaci per superarlo e continuare ad allattare al meglio.

 

Cos'è l'ingorgo mammario?

 

L'ingorgo mammario è una condizione in cui i seni diventano eccessivamente pieni di latte, causando gonfiore, tensione e dolore. Questo può accadere quando c'è un'interruzione nel normale flusso di latte, portando a un accumulo di latte nei dotti mammari. L'ingorgo può verificarsi in qualsiasi momento durante l'allattamento, ma è particolarmente comune nei primi giorni dopo il parto, quando la produzione di latte sta aumentando rapidamente.

 

Cause dell'ingorgo mammario

L'ingorgo mammario può essere causato da diversi fattori, tra cui:

 

  • Inizio della produzione di latte: nei primi giorni dopo il parto, la produzione di latte aumenta rapidamente. Se il neonato non si attacca correttamente al seno o non riesce a succhiare efficacemente, il latte può accumularsi nei dotti mammari, causando ingorgo.
  • Allattamento poco frequente: se il bambino non viene allattato frequentemente o se le poppate sono brevi, il latte può accumularsi nei seni, portando a un ingorgo.
  • Svuotamento incompleto del seno: un attacco non corretto o l'interruzione precoce della poppata possono portare a uno svuotamento incompleto del seno, con conseguente accumulo di latte.
  • Transizione dal colostro al latte maturo: durante i primi giorni dopo il parto, il colostro (il primo latte prodotto) viene gradualmente sostituito dal latte maturo. Questa transizione può causare un aumento del volume del latte, che può portare a ingorgo se il seno non viene svuotato regolarmente.
  • Utilizzo di un tiralatte: se non utilizzato correttamente, il tiralatte può non svuotare completamente il seno, contribuendo all'accumulo di latte.
  • Interruzione improvvisa dell'allattamento: se la madre smette improvvisamente di allattare, ad esempio a causa di un viaggio o di una malattia, può verificarsi un accumulo di latte nei seni. Scopri in questo articolo il percorso graduale che ti porta a smettere di allattare
  • Stress e fatica: lo stress e la fatica possono interferire con il riflesso di eiezione del latte, rendendo più difficile per il latte fluire liberamente dai seni.

 

Sintomi dell'ingorgo mammario

 

I sintomi dell'ingorgo mammario possono variare in intensità, ma generalmente includono:

  • Gonfiore: i seni appaiono gonfi, tesi e possono essere più grandi del solito. Il gonfiore può estendersi fino all'ascella.
  • Dolore: il dolore è uno dei sintomi principali dell'ingorgo mammario. I seni possono essere doloranti al tatto e la madre può sentire una sensazione di pienezza e pressione.
  • Pelle tesa e lucida: la pelle sopra il seno può sembrare tesa e lucida a causa del gonfiore. In alcuni casi, possono apparire striature rosse sulla pelle.
  • Calore al tatto: i seni possono essere caldi al tatto, un segno di infiammazione.
  • Difficoltà nell'allattamento: l'ingorgo può rendere difficile per il neonato attaccarsi correttamente al seno, peggiorando ulteriormente la condizione. Il latte può fuoriuscire con difficoltà, causando frustrazione sia nella madre che nel bambino.
  • Febbre: in alcuni casi, l'ingorgo può essere accompagnato da una leggera febbre. Questo può essere un segnale di mastite, un'infezione del tessuto mammario che richiede attenzione medica.

 

Rimedi per superare l'ingorgo mammario

 

Superare l'ingorgo mammario richiede una combinazione di rimedi che mirano a ridurre il gonfiore, alleviare il dolore e migliorare il flusso di latte. Ecco alcuni dei rimedi più efficaci:

 

1. Allattamento frequente 

Il modo più efficace per prevenire e trattare l'ingorgo mammario è allattare frequentemente. Ciò aiuta a mantenere il flusso di latte costante e a evitare l'accumulo nei seni. È importante assicurarsi che il neonato si attacchi correttamente al seno, coprendo l'intera areola con la bocca. Una posizione corretta durante l'allattamento facilita il flusso del latte e riduce il rischio di ingorgo.

Come attaccare correttamente il neonato al seno? Leggi qui tutti i consigli. 

 

2. Massaggio del seno

Il massaggio del seno può essere un rimedio molto utile per alleviare l'ingorgo. Massaggiare delicatamente il seno durante l'allattamento o prima di utilizzare un tiralatte può aiutare a stimolare il flusso di latte e a sciogliere i dotti ostruiti.

 

Tecnica di massaggio:

  • Inizia massaggiando delicatamente con movimenti circolari dal petto verso il capezzolo, seguendo la direzione dei dotti mammari.
  • Applica una leggera pressione con le dita, ma evita di schiacciare troppo il seno, poiché questo potrebbe causare ulteriori dolori.
  • Puoi eseguire il massaggio sotto una doccia calda, poiché il calore aiuta a rilassare i dotti e facilita il flusso di latte.

 

3. Applicazione di impacchi caldi e freddi

Gli impacchi caldi e freddi possono essere usati in combinazione per ridurre il dolore e il gonfiore.

 

  • Impacchi caldi: applicare calore ai seni prima dell'allattamento può aiutare a stimolare il flusso di latte e a sciogliere eventuali blocchi nei dotti mammari. Puoi usare un asciugamano caldo, una bottiglia d'acqua calda avvolta in un panno, o fare una doccia calda.
  • Impacchi freddi: dopo l'allattamento, applicare impacchi freddi può aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore. Usa un panno freddo o un impacco di ghiaccio avvolto in un asciugamano per evitare il contatto diretto con la pelle.

 

4. Estrazione del latte manuale o con tiralatte

Se il neonato non riesce a svuotare completamente il seno, l'estrazione manuale o l'uso di un tiralatte può aiutare a ridurre l'ingorgo. Tuttavia, è importante non estrarre troppo latte, poiché una stimolazione eccessiva può aumentare la produzione e peggiorare l'ingorgo. Estrarre solo quanto basta per alleviare la pressione e rendere il seno più morbido per la successiva poppata.

 

5. Assunzione di farmaci antinfiammatori

Se il dolore e il gonfiore sono particolarmente intensi, è possibile consultare il medico per l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene. Questi farmaci possono aiutare a ridurre l'infiammazione e il dolore associati all'ingorgo mammario.

 

6. Mantenere una posizione correttamente allineata

Assicurarsi che la madre e il bambino siano in una posizione confortevole e correttamente allineata durante l'allattamento è fondamentale. Posizioni diverse come quella a culla, a rugby o sdraiata possono essere provate per vedere quale funziona meglio per alleviare l'ingorgo.

 

7. Utilizzo di reggiseni adeguati

Indossare un reggiseno che offra un buon supporto ma che non sia troppo stretto può aiutare a prevenire e alleviare l'ingorgo mammario. I reggiseni troppo stretti o con ferretti possono comprimere il seno e ostruire il flusso di latte.

 

8. Attenzione alla dieta e all'idratazione

Mantenere una dieta equilibrata e una buona idratazione è essenziale per una produzione di latte sana e per evitare complicazioni come l'ingorgo. Bere molta acqua e consumare alimenti ricchi di nutrienti supporta il corpo nella produzione e nel rilascio del latte.

 

Quando consultare un medico?

 

Sebbene l'ingorgo mammario possa essere gestito con i rimedi sopra descritti, ci sono situazioni in cui è necessario consultare un medico:

  • Febbre alta e persistente: se la febbre supera i 38,5°C e persiste, potrebbe indicare un'infezione del seno, come la mastite.
  • Dolore insopportabile: se il dolore non diminuisce nonostante i trattamenti, potrebbe essere necessario un ulteriore intervento medico.
  • Presenza di ascessi: se noti la formazione di ascessi (tasche di pus) nel seno, consulta immediatamente un medico.
  • Persistenza dei sintomi: se l'ingorgo non migliora entro 24-48 ore nonostante i rimedi, è consigliabile consultare un professionista della salute.

 

Prevenzione dell'ingorgo mammario

 

La prevenzione è sempre la migliore cura. Ecco alcuni suggerimenti per evitare che l'ingorgo mammario si verifichi:

  • Allatta il bambino su richiesta: cerca di allattare il neonato ogni volta che mostra segni di fame. Questo aiuta a mantenere il flusso di latte e a prevenire l'accumulo nei seni.
  • Evita di saltare le poppate: anche se sei lontana dal tuo bambino, cerca di estrarre il latte con un tiralatte per mantenere la produzione di latte e prevenire l'ingorgo.
  • Mantieni una buona tecnica di allattamento: assicurati che il neonato si attacchi correttamente al seno e cerca di variare le posizioni durante l'allattamento per favorire il completo svuotamento del seno.
  • Indossa abiti comodi: evita indumenti stretti che potrebbero comprimere il seno e ostacolare il flusso di latte.
  • Riduci lo stress: cerca di rilassarti e di mantenere una routine tranquilla durante l'allattamento. Lo stress può interferire con il riflesso di eiezione del latte e contribuire all'ingorgo.

 

L'ingorgo mammario è una condizione comune che può causare grande disagio durante l'allattamento, ma con i giusti rimedi e una buona pratica di allattamento, può essere superato efficacemente. La chiave è riconoscere i sintomi precocemente, intervenire tempestivamente e adottare misure preventive per evitare che la condizione peggiori. Ricorda che ogni madre è unica, e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un'altra. Non esitare a chiedere supporto a un consulente per l'allattamento o al tuo medico se hai bisogno di assistenza personalizzata. Con un po' di pazienza e cura, è possibile superare l'ingorgo mammario e continuare ad allattare al meglio, godendo dei numerosi benefici che l'allattamento al seno offre sia alla madre che al bambino.

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