Ogni mamma, almeno una volta, ha sperimentato quel momento in cui il proprio bambino comincia a fare quei buffi e ritmici “hic” che sembrano non voler cessare. Ma non c’è da preoccuparsi! Il singhiozzo è un segno dello sviluppo e, per quanto possa sembrare fastidioso, è del tutto normale. Vediamo insieme cosa lo provoca e come possiamo aiutare i nostri piccoli a superarlo con alcuni trucchi infallibili.
Le cause del singhiozzo nei neonati
Il singhiozzo è una contrazione involontaria del diaframma, seguita dalla chiusura rapida delle corde vocali che crea quel tipico suono “hic”. Ma perché succede?
Ecco le principali cause:
- Alimentazione veloce o eccessiva: durante la poppata, il bebè potrebbe ingerire aria insieme al latte, specialmente se beve velocemente o tanto, causando irritazione al diaframma e quel fastidioso singhiozzo;
- Emozioni forti: un pianto intenso, un momento di grande eccitazione o una piccola paura possono scatenare un vortice di emozioni nel bambino, che a volte si traduce in un singhiozzo.
- Cambiamenti di temperatura: una variazione improvvisa della temperatura potrebbe sorprendere il piccolo, causando un leggero spasmo al diaframma e, di conseguenza, il singhiozzo;
- Reflusso gastroesofageo: il reflusso è comune nei neonati. A volte, un po' di latte potrebbe tornare indietro dallo stomaco all'esofago, irritando il diaframma e provocando il singhiozzo. Un piccolo inconveniente che si risolve con la crescita.
Come far passare il singhiozzo al neonato
Può essere frustrante vedere il piccolo alle prese con il singhiozzo. Se il singhiozzo è lieve e di breve durata, non è necessario fare nulla. Il singhiozzo dovrebbe scomparire spontaneamente entro pochi minuti. Se persiste, ci sono alcuni semplici rimedi che possono aiutare a gestirlo:
- Tenere il neonato in posizione verticale: dopo la poppata, mantenere il bebè in posizione verticale per almeno 20-25 minuti. Questo aiuta a far uscire l'aria inghiottita durante la poppata;
- Massaggiare delicatamente la schiena: un dolce massaggio sulla schiena può rilassare il diaframma e aiutare a far passare il singhiozzo;
- Offrire il ciuccio: succhiare il ciuccio può aiutare a rilassare il diaframma del bambino, riducendo il singhiozzo;
- Far bere un po’ d’acqua tiepida: un cucchiaino di acqua tiepida può aiutare a calmare il diaframma. Tuttavia, è importante farlo con cautela e solo se il pediatra lo consiglia;
- Stimolare un piccolo starnuto: anche se può sembrare strano, stimolare un piccolo starnuto (passando delicatamente un dito sotto il naso) può aiutare a interrompere il singhiozzo.
Come prevenire il singhiozzo
Ci sono piccoli trucchi che possono aiutare a prevenire il singhiozzo e mantenere il bambino sereno:
- Durante la poppata, assicurarsi che il piccolo sia ben attaccato al seno o al biberon perché questo riduce la possibilità che ingerisca aria, una delle principali cause del singhiozzo.
- Fare delle pause durante la poppata per permettere al bambino di fare il ruttino. Questo aiuta a liberare l'aria inghiottita e a prevenire il singhiozzo.
- Evitare di sovralimentare il piccolo e offrire quantità di latte adeguate ai suoi bisogni.
- Evitare bruschi cambiamenti di temperatura. Un ambiente stabile, sereno e rilassato aiuta a mantenere il diaframma rilassato.
Prendendo queste piccole precauzioni, si può aiutare il proprio bambino a evitare il fastidio del singhiozzo e garantirgli momenti di tranquillità e serenità.
Quando preoccuparsi del singhiozzo
Il singhiozzo è di solito innocuo, ma ci sono situazioni in cui potrebbe essere un segnale di un problema più serio. Ecco quando prestare attenzione e considerare di consultare il pediatra:
- Singhiozzo persistente: se il singhiozzo dura più di qualche minuto e si presenta frequentemente, potrebbe indicare un reflusso gastroesofageo o altre difficoltà digestive. In questo caso, è meglio chiedere consiglio al pediatra.
- Difficoltà respiratorie o pianto inconsolabile: se il singhiozzo è accompagnato da difficoltà respiratorie, tosse persistente o pianto inconsolabile, il piccolo potrebbe provare disagio significativo. È importante cercare assistenza medica per escludere infezioni respiratorie o altri problemi.
- Reflusso gastroesofageo: Se il singhiozzo è associato a rigurgiti, irritabilità o difficoltà a deglutire subito dopo la poppata, potrebbe essere necessario un consulto medico per valutare il fastidioso reflusso gastroesofageo.
- Altri sintomi preoccupanti: rivolgersi al pediatra se il singhiozzo è accompagnato da febbre alta, perdita di appetito, sonnolenza eccessiva o altri segnali di malessere. Un altro motivo per rivolgersi al pediatra è se il singhiozzo dura diverse ore o giorni senza interruzioni.
Il singhiozzo nei neonati può sembrare preoccupante, ma è un fenomeno naturale e comune. Armarsi di pazienza e tenerezza, e utilizzare questi semplici rimedi può aiutare il piccolo a superare il singhiozzo. Se ci sono dubbi o preoccupazioni, non esitare a consultare il pediatra di fiducia. Dopo tutto, il benessere gastrointestinaledel bambino è la cosa più importante! Affrontare il singhiozzo con calma e serenità è parte del percorso di come crescere un neonato sano e felice.