Crescere insieme

Esogestazione: cos'è e come comportarsi

Come comportarsi in fase di esogestazione? Dopo l'endogestazione troviamo questo delicato periodo di 9 mesi con le sue diverse fasi: scopriamole insieme

12.07.2024

BUONA - Blog

L'esogestazione, il periodo successivo alla nascita, è un momento prezioso in cui il neonato inizia il suo viaggio fuori dall'utero materno. Dopo il miracolo della nascita, i neonati hanno un bisogno innato di vicinanza con la mamma. La relazione madre-figlio è un legame speciale attraverso il quale il bambino esplora il mondo, affina le sue emozioni e inizia a scoprire se stesso grazie alla presenza amorevole e accogliente della madre. È ormai ampiamente riconosciuto che questo legame intimo, nutrito dalla tua presenza costante e consapevole, contribuisca al sano sviluppo emotivo e fisiologico di come crescere un neonato. L’esogestazione è divisa in tre fasi distinte: scopriamo quali sono. 

Facciamo chiarezza: differenza tra gestazione, endogestazione ed esogestazione

Nel campo della biologia dello sviluppo, si pone particolare attenzione alle varie fasi che caratterizzano il processo di gestazione, che va dall'inizio della gravidanza alla nascita del bambino. Tra queste fasi, troviamo l'endogestazione e l'esogestazione, due momenti cruciali nel ciclo di vita del neonato.

L'endogestazione si riferisce al periodo trascorso dal feto all'interno dell'utero materno. Durante questa fase, il feto riceve nutrimento e ossigeno attraverso la placenta, mentre continua a crescere e svilupparsi in un ambiente protetto e controllato.

D'altra parte, l'esogestazione segna l'inizio della crescita del neonato al di fuori dell'utero materno. Dopo la nascita, il bambino inizia ad adattarsi alla vita extrauterina, affrontando nuove sfide e opportunità di crescita. Questo periodo è di vitale importanza per il benessere e lo sviluppo ottimale del neonato, poiché rappresenta il passaggio da un ambiente protetto e controllato a uno più dinamico e stimolante.

Secondo alcuni esperti, lo sviluppo del bambino non si completa dopo i nove mesi di gravidanza, ma dopo nove mesi di vita al di fuori dell'utero materno. Questo sottolinea l'importanza dell'esogestazione sia per la mamma che per il neonato, poiché offre un ambiente sicuro e amorevole che favorisce lo sviluppo ottimale del bambino e rinforza il legame madre-figlio.

Benefici dell’esogestazione

Al di là delle definizioni, quali sono i benefici reali che percepisci durante l’esogestazione? Durante l'esogestazione, sia tu che il tuo bambino traete numerosi benefici. Il contatto fisico, come il contatto pelle a pelle e l'allattamento al seno, favoriscono l'affetto e la sicurezza del tuo bambino, promuovendo il suo benessere emotivo. Questo periodo è essenziale per il suo sviluppo cognitivo, emotivo e fisico, preparandolo alle prove future che incontrerà nel corso della sua vita.

Per te, l'esogestazione rappresenta un'opportunità preziosa per instaurare un legame empatico. Durante questo periodo di vicinanza e interazione, hai la possibilità di comprendere meglio le sue esigenze e di rispondere in modo appropriato. Inoltre, l'esogestazione offre anche la possibilità di recuperare fisicamente e psicologicamente dalla gravidanza e dal parto, consentendoti di ritrovare le forze e godere appieno della meraviglia della nuova vita che ha portato al mondo.

Le fasi dell’esogestazione (9 mesi)

Fase 1: Esogestazione e Adattamento (primi 3 mesi)

Nei primi 3 mesi post parto, il tuo corpo si sta ancora riprendendo dall'esperienza unica e impegnativa del parto. È un momento in cui ti trovi ad affrontare una serie di cambiamenti fisici, emotivi e mentali, derivanti sia dal processo del parto stesso che dall'adattamento alla nuova vita con il neonato.

Questo è il periodo in cui le emozioni della maternità sono profonde e contrastanti. Tra la gioia di stringere il proprio bambino tra le braccia e le preoccupazioni legate alle sfide quotidiane dell'accudimento, attraverserai un turbine di sentimenti. Si sperimentano momenti di estasi seguiti da momenti di profonda solitudine, in un delicato equilibrio tra il desiderio di essere vicini al proprio bambino e il bisogno di ritrovare una certa indipendenza.

L'allattamento rappresenta un altro momento fondamentale in questo periodo di crescita, richiedendo un'adattabilità e un apprendimento sia da parte tua che del neonato. È un momento di esplorazione e di ricerca di un equilibrio tra tue esigenze e quelle del tuo piccolo. Anche nel caso in cui l'allattamento al seno non fosse possibile o non sufficiente per varie ragioni, l'esogestazione può essere affrontata con cura e nutrimento attraverso prodotti alternativi certificati, come il BB Milk di Buona, che offre una soluzione ideale fino ai 12 mesi di vita del bambino.

Fase 2: Esogestazione ed Espansione (secondo trimestre del bambino)

Durante il secondo trimestre post parto, si assiste a un periodo di espansione e rafforzamento del legame madre-figlio. Questo è il momento in cui la simbiosi si approfondisce, e la relazione diventa più intima e gratificante.

La sensazione è di sentirsi al centro dell'esperienza, fornendo al bambino nutrimento, calore e amore. Il tuo corpo inizia a recuperare la sua forma precedente, e la relazione con il bambino diventa più fluida e naturale. Anche l'allattamento si stabilizza, poiché acquisirete un ritmo e una comprensione reciproci.

Tuttavia, per alcune donne, questo trimestre può essere accompagnato dalla necessità di tornare al lavoro, anticipando così la separazione naturale che avverrà nel terzo trimestre, e che va affrontata nella maniera più graduale e armoniosa possibile. 

Fase 3: Esogestazione e Separazione (terzo trimestre)

Fine esogestazione - come comportarsi? Il terzo trimestre post parto segna l'inizio di una fase di separazione graduale tra madre e bambino. 

Durante questo periodo, il bambino inizia a esplorare il mondo intorno a sé in modo più indipendente, mentre tu potrai dedicare più tempo a te stessa e alle tue esigenze. Questa fase può suscitare sentimenti contrastanti in entrambi: da un lato, il desiderio di indipendenza e autonomia, dall'altro, la malinconia per la fine del legame simbiotico.

Inoltre, questo è anche il momento dell'inizio dello svezzamento. Quando si parla di svezzamento, ci riferiamo al passaggio dall'allattamento esclusivo al latte materno a una dieta più varia, supportata anche dalle prime pappe svezzamento. Questo processo è cruciale perché introduce i bambini a nuovi sapori e consistenze, consentendo loro di sviluppare una relazione positiva con il contesto e la realtà circostante, quella degli adulti.


 

Nei 9 mesi successivi al parto il tuo bambino compie tappe cruciali nel suo sviluppo cerebrale. È fondamentale che tu gli offra tutto il calore e l'affetto di cui ha bisogno per crescere al meglio.

Questo sottolinea quanto sia prezioso il legame speciale tra te e il tuo bambino: i primi mesi di vita, così come la gravidanza e il parto, sono un percorso di crescita sia per te che per lui, una continua trasformazione delle tue capacità di mamma.

Quindi, da qui l’importanza dell’esogestazione: ci vogliono esattamente 18 mesi di "gestazione totale" perché il tuo piccolo possa diventare veramente un individuo autonomo e unico rispetto a te!

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